5. Maria nell'esperienza spirituale della Chiesa
Mercoledì 15 novembre 1995
[1122] 1. Dopo aver seguito nelle catechesi precedenti il consolidarsi della riflessione
della Comunità cristiana sin dalle origini sulla figura e sul ruolo della
Vergine nella storia della salvezza, ci soffermiamo oggi a meditare sull'esperienza
mariana della Chiesa.
Lo sviluppo della riflessione mariologica e del culto alla Vergine nel corso
dei secoli ha contribuito a far apparire sempre meglio il volto mariano della
Chiesa. Certamente, la Vergine Santissima è interamente riferita a Cristo,
fondamento della fede e dell'esperienza ecclesiale, ed a lui conduce. Perciò
obbedendo a Gesù, che ha riservato alla Madre un ruolo del tutto speciale
nell'economia della salvezza, i cristiani hanno venerato, amato e pregato Maria
in maniera particolarissima ed intensa. Essi le hanno attribuito una posizione
di rilievo nella fede e nella pietà, riconoscendola via privilegiata
verso Cristo, supremo Mediatore.
La dimensione mariana della Chiesa costituisce così un elemento innegabile
nell'esperienza del popolo cristiano. Essa si rivela in numerose manifestazioni
della vita dei credenti, testimoniando il posto assunto da Maria nel loro cuore.
Non si tratta di un sentimento superficiale, ma di un vincolo affettivo profondo
e consapevole, radicato nella fede, che spinge i cristiani di ieri e di oggi
a ricorrere abitualmente a Maria, per entrare in più intima comunione
con Cristo.
2. Dopo la più antica preghiera, formulata in Egitto dalle comunità
cristiane del III secolo per implorare dalla «Madre di Dio» protezione
nel pericolo, si sono moltiplicate le invocazioni rivolte a Colei che i battezzati
ritengono molto potente nella sua intercessione presso il Signore.
[1123] Oggi, la preghiera più comune è l'Ave Maria, la cui prima parte
è composta di parole tratte dal Vangelo (cf. Lc 1,28.42). I cristiani
imparano a recitarla tra le mura domestiche, sin dai teneri anni, ricevendola
come un dono prezioso da custodire per tutta la vita. Questa stessa preghiera,
ripetuta decine di volte nel Rosario, aiuta molti fedeli ad entrare nella contemplazione
orante dei misteri evangelici e a rimanere talvolta per molto tempo in contatto
intimo con la Madre di Gesù. Sin dal Medio Evo, l'Ave Maria è
la preghiera più comune di tutti i credenti, che chiedono alla Santa
Madre del Signore di accompagnarli e di proteggerli nel cammno della
quotidiana esistenza.1
Il popolo cristiano ha, inoltre, manifestato il suo amore a Maria moltiplicando
le espressioni della sua devozione: inni, preghiere e composizioni poetiche,
semplici o talora di grande pregio, pervase dal medesimo amore per Colei che
dal Crocifisso è stata donata agli uomini come Madre. Tra queste talune,
come l'inno «Akathistos» e la «Salve Regina», hanno
profondamente contrassegnato la vita di fede del popolo credente.
Alla pietà mariana fa poi riscontro una ricchissima produzione artistica
in Oriente e in Occidente, che ha fatto apprezzare ad intere generazioni la
bellezza spirituale di Maria. Pittori, scultori, musicisti e poeti hanno lasciato
dei capolavori che, mettendo in luce i diversi aspetti della grandezza della
Vergine, aiutano a meglio capire il senso ed il valore del suo alto contributo
all'opera della redenzione.
L'arte cristiana ha ravvisato in Maria la realizzazione di un'umanità
nuova, rispondente al progetto di Dio e, perciò, un sublime segno di
speranza per l'intera umanità.
3. Tale messaggio non poteva non essere colto dai cristiani chiamati ad una
vocazione di speciale consacrazione. Infatti, negli ordini e nelle congregazioni
religiose, negli istituti o associazioni di vita consacrata, Maria è
particolarmente venerata. Numerosi istituti, soprattutto, ma non soltanto, femminili,
portano nel loro titolo il nome di Maria. Al di là tuttavia delle manifestazioni
esterne, la spiritualità delle fami[1124]glie religiose, nonché di molti
movimenti ecclesiali, alcuni dei quali specificamente mariani, pone in luce
un loro legame speciale con Maria, a garanzia di un carisma vissuto in autenticità
e pienezza.
Tale riferimento mariano nella vita di persone particolarmente favorite dallo
Spirito Santo ha sviluppato anche la dimensione mistica, che mostra come il
cristiano possa sperimentare nel più profondo del suo essere l'intervento
di Maria.
Il riferimento a Maria accomuna non solo i cristiani impegnati, ma anche i credenti
della fede semplice e persino i «lontani» per i quali, spesso,
esso costituisce forse l'unico legame con la vita ecclesiale. Segno di questo
comune sentire del popolo cristiano verso la Madre del Signore sono i pellegrinaggi
ai santuari mariani, che attirano, durante tutto l'arco dell'anno, numerose
folle di fedeli. Alcuni di questi baluardi della pietà mariana sono molto
conosciuti, come Lourdes, Fatima, Loreto, Pompei, Guadalupe, Czestochowa! Altri
sono noti solo a livello nazionale o locale. In tutti la memoria di eventi legati
al ricorso a Maria trasmette il messaggio della sua materna tenerezza, aprendo
il cuore alla grazia divina.
Questi luoghi di preghiera mariana sono testimonianza stupenda della misericordia
di Dio, che arriva all'uomo per intercessione di Maria. Miracoli di guarigione
corporale, di riscatto spirituale e di conversione, sono il segno evidente che
Maria continua, con Cristo e nello Spirito, la sua opera di soccorritrice e
di madre.
4. Spesso i santuari mariani diventano centri di evangelizzazione: infatti,
anche nella Chiesa di oggi, come nella comunità in attesa della Pentecoste,
la preghiera con Maria spinge molti cristiani all'apostolato ed al servizio
dei fratelli. Desidero qui ricordare, in special modo, il grande influsso della
pietà mariana sull'esercizio della carità e delle opere di misericordia.
Incoraggiati dalla presenza di Maria, i credenti hanno spesso sentito il bisogno
di dedicarsi ai poveri, ai diseredati, ai malati per essere per gli ultimi della
terra il segno della materna protezione della Vergine, icona viva della misericordia
del Padre.
Da tutto ciò appare con evidenza come la dimensione mariana attraversi
l'intera vita della Chiesa. L'annuncio della Parola, la liturgia, le è1125] varie espressioni
caritative e cultuali trovano nel riferimento a Maria un'occasione di arricchimento
e di rinnovamento.
Il Popolo di Dio, sotto la guida dei suoi Pastori, è chiamato a discernere
in questo fatto l'azione dello Spirito Santo, che ha spinto la fede cristiana
sulla via della scoperta del volto di Maria. È lui che opera meraviglie nei
luoghi di pietà mariana. È lui che, stimolando la conoscenza e l'amore
per Maria, conduce i fedeli a porsi alla scuola della Vergine del Magnificat,
per imparare a leggere i segni di Dio nella storia e ad acquisire la sapienza
che rende ogni uomo e ogni donna costruttori di una nuova umanità.
NOTE
1 Cf. Paolo VI, Esort. Ap. Marialis cultus, 42-55.
Insegnamenti
di Giovanni Paolo II, XVIII/1
(1995) p. 1122-1125
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